Vincent van Gogh (1853-1890) è uomo affascinante ed enigmatico, ed è pittore fecondissimo, universalmente amato.
Il titolo della mostra, Un grande fuoco nel cuore – tratto da una lettera di Vincent al fratello Theo –, vuole evocare quella profondità incandescente che urge ed erompe specialmente negli ultimi anni vissuti tra Arles, Saint-Rémy ed Auvers-sur-Oise. Un fuoco che attende di incendiare le tele coi toni di giallo, di rosso, di azzurro e col gioco bellicoso dei contrasti tra colori complementari. Ma innanzitutto un fuoco, una febbre di vita inesorabilmente protesa verso l’eterno e l’infinito.
Nel luglio 1880, a Cuesmes, egli scrive a Theo: «Quello che uno ha dentro traspare anche al di fuori. Uno ha un grande fuoco nel suo cuore e nessuno viene mai a scaldarcisi vicino, e i passanti non vedono che un poco di fumo in cima al camino, e poi se ne vanno per la loro strada. E ora che fare, mantenere quel fuoco interno, attendere pazientemente eppur con tanta impazienza, attendere il momento in cui qualcuno vorrà sedersi davanti e magari fermarsi? Chiunque crede in Dio, attende che venga la sua ora, un momento o l’altro».
Questa mostra didattica vuole servire all’incontro con Vincent van Gogh – ovvero col suo “essere” che si manifesta nel talento pittorico ma anche nelle frasi ad alta temperatura poetica celate tra le pieghe del ponderoso epistolario – ripercorrendo gli anni 1882-1890 attraverso 31 capolavori riprodotti a grandi dimensioni e ad alta risoluzione digitale, accostati a citazioni folgoranti nelle quali emerge tutto il suo dramma, quel fuoco nel cuore che della vita di Van Gogh è il tratto dominante.
Una mostra bella e gioiosa. Per chi la visiterà sarà soprattutto l’accadere di ciò che Vincent ha atteso e intensamente desiderato all’inizio del memorabile decennio creativo: la possibilità di fermarsi, di sedersi di fronte a tutto quel calore, di fronte a tutto quel colore. Di lasciarsi ammaliare e ferire.
La mostra è prodotta da  Itaca, società editrice e di promozione culturale,  e curata dal professor Roberto Filippetti (www.filippetti.eu), studioso d’arte e letteratura, già noto al grande pubblico perché da anni percorre l’Italia per introdurre bambini, giovani e adulti all’incontro con la grande arte, letteraria e pittorica.
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